Gaeta è una delle più caratteristiche città del litorale pontino. Sorge ai piedi del Monte Orlando, nel cuore della Riviera d’Ulisse.
Secondo Virgilio il nome deriva dalla nutrice di Enea che morì nei pressi di questi lidi. Così narra in un famoso passo dell’Eneide e Dante ne conferma l’origine.
Secondo lo studio etimologico del geografo Strabone, invece, il nome verrebbe dalla voce dorica “Kaietas”, con il significato d’insenatura, infatti proprio in questa zona vi approdavano molti navigatori fenici e greci.
Diodoro Siculo era convinto che queste terre fossero connesse al mito degli Argonauti e fece derivare il nome della città da “Aietes”, mitico padre di Medea, figlia di Circe, la maga innamorata di Giasone? Dagli imperatori romani era considerata un rinomato luogo di villeggiatura e costruirono anche una nuova strada, la Flacca, più breve rispetto all’Appia, per raggiungerla più agevolmente.
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la zona conobbe un difficile periodo di transizione, caratterizzato da numerosi saccheggi di barbari e Saraceni. Nel Medioevo fortunatamente si risollevò e si sviluppò grazie ad un intenso commercio marittimo nel Mediterraneo, infatti fu ducato autonomo e sede vescovile.
Nei secoli seguenti Gaeta divenne una piazzaforte, con bastioni ed opere artificiali e, agevolata dalla sua posizione strategica, uscì vittoriosa da innumerevoli assedi.
Nel 1032 il potere dei Docibile sul ducato di Gaeta conobbe la fine, e fino al 1054, anno della definitiva conquista del regno di Napoli da parte degli Spagnoli, si sono succedute varie dominazioni, dalla normanna, alla sveva, dalla angioina, alla durazzesca, alla aragonese.
La dominazione spagnola durò fino al 1707 e portò notevoli mutamenti. La città era stata da sempre legata al mare e al commercio, ma fu oggetto di imponenti opere difensive, portate a termine intorno al 1538 da Carlo V, che la trasformarono in cittadella militarizzata, senza possibilità di espansione. Le conseguenze furono un forte calo demografico ed economico.
Il Borgo (fuori le mura) continuava, invece, a progredire attraverso attività marittime e agricole, tanto che si istituì anche in Comune, Elena, dal 1897 al 1927.
Nel 1734 Gaeta fu conquistata da Carlo di Borbone, il fondatore della dinastia borbonica napoletana. La situazione ancora non trovò una svolta, infatti le fortificazioni e le opere di difesa continuarono ad avere un ruolo fondamentale nella pianificazione urbana. Molti furono gli assedi durante il periodo borbonico.
Inoltre Papa Pio IX il 25 novembre 1848 si rifugiò proprio a Gaeta, dopo essere fuggito da Roma a causa della rivoluzione romana e della successiva proclamazione della repubblica. Pochi mesi dopo il pontefice proclamò Gaeta “secondo Stato della Chiesa”.
Nel 1861 sotto le mura di Gaeta si concluse la dinastia dei Borbone e venne così a realizzarsi l’unità d’Italia.
Dagli anni sessanta in poi la città si è sviluppata molto nel settore turistico, avendo a disposizione un patrimonio ambientale, culturale e architettonico notevole.
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